di Franco Corleone
L’Espresso, 26 marzo 2018
Mercoledì 28 marzo i detenuti di Firenze dialogheranno con Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale e già ministro della giustizia del governo Prodi nel 1996, sul tema: Una Costituzione attuale ma da attuare. Questo incontro cade in un momento particolarissimo, all’inizio della XVIII legislatura e alla fine del processo di riforma dell’Ordinamento penitenziario. Settanta anni fa fu approvata la Carta costituzionale che all’articolo 27 sancisce l’abolizione della pena di morte e il carattere delle pene finalizzate al reinserimento sociale.
È importante che si chiuda il lavoro degli Stati Generali sul carcere per dare speranza e offrire una spinta per il cambiamento delle condizioni della vita quotidiana per i reclusi. Il punto più qualificante è rappresentato dalla importanza data alla salute psichica in carcere e alla possibilità di misure alternative anche ai detenuti affetti da patologie psichiatriche e non solo da problemi fisici. La condizione della mente assumerà la stessa dignità di quella del corpo. Le nuove Camere riceveranno il nuovo testo del provvedimento con le modifiche apportate dopo i pareri delle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato, della Conferenza unificata delle Regioni e il giudizio del Consiglio Superiore della Magistratura e avranno dieci giorni per una presa d’atto. È probabile che toccherà ancora al Governo Gentiloni decidere l’approvazione definitiva. Se accadesse il 25 Aprile sarebbe un segno di liberazione per gli ultimi. (altro…)