Andrea Oleandri – il manifesto 31.07.2018
Non c’è un’emergenza stranieri e non c’è un’emergenza sicurezza connessa agli stranieri.
È senza dubbio questo uno dei principali dati che emerge dal rapporto di metà anno sulle carceri italiane che Antigone ha presentato ieri a Roma.
Nel 2008 gli stranieri residenti in Italia erano circa 3 milioni. Anche all’epoca si registrava un clima culturale e politico di forte astio nei loro confronti e venivano invocati provvedimenti straordinari, a quei tempi in particolare contro i cittadini rumeni. I detenuti non italiani in carcere alla fine di quell’anno erano 21.562. Il tasso di detenzione (detenuti in carcere sul totale di quelli residenti nel paese) era dello 0,71%.
A 10 anni di distanza il numero degli stranieri residenti in Italia è pressoché raddoppiato mentre sono diminuiti quelli di loro che finiscono in carcere. Sono 19.808, per un tasso di detenzione più che dimezzato. Oggi è infatti dello 0,33%.
Un dato spiegabile con il patto di inclusione. Questo funziona, paga, dà risultati. Regolarizzare la posizione degli stranieri e integrarli nella società riduce di molto i tassi di criminalità e produce sicurezza. (altro…)